Santuario Nostra Signora delle Grazie e Santuario Virgo Fidelis

04/09/2025

 

La Chiesa di San Giovanni Battista svetta sul punto più alto del Borgo Villa, a Incisa Scapaccino.

Chiesa di San Giovanni Battista - Santuario Virgo Fidelis. Piemonte (AT)  Borgo Villa - incisa scapaccina E' il primo santuario in Italia dedicato  all'Arma dei Carabinieri: Virgo Fidelis, Infatti, è la patrona

Il primo documento scritto in cui si abbia notizia della chiesa di Incisa risale  1254.

L'edificio, in stile romanico, aveva tre navate ed era di dimensioni rilevanti.

Nel piazzale del sagrato si trovava il cimitero ed era collegato, per mezzo della porta di San Giovanni, al Castello. Nel 1514, durante l'assedio e la distruzione d'Incisa da parte delle truppe monferrine, l'edificio fu abbattuto completamente tranne il campanile. La riedificazione fu completata solamente nel 1575 con la chiesa di una singola navata con tre altari e conservava il vecchio campanile.

La chiesa subì danni e saccheggi nel 1637, ad opera delle truppe spagnole e poi ancora nel 1642 da parte dei soldati francesi.

Nel XVIII seccolo alla navata centrale, vennero affiancate due navate laterali e si costruì una nuova facciata cinque metri davanti a quella precedente. 

Nel 1978 si verificarono, come già durante i secoli precedenti, dissesti e cedimenti nel pavimento con conseguenti gravi lesioni strutturali che causarono l'inagibilità della chiesa per molto tempo.

L'edificio fu riaperto al pubblico solamente nell'autunno del 2014, dopo importanti lavori di restauro.

Il 2 ottobre 2014 il Vescovo di Acqui ha dedicato un altare alla Virgo Fidelis e il 20 ottobre 2015 l'intera chiesa è stata dedicata alla Virgo Fidelis, la patrona dell'Arma dei Carabinieri, divenendo la prima di questo genere in Italia.

Chiesa di San Giovanni Battista (Incisa Scapaccino) - Wikipedia

Incisa Scapaccino

Di origini romane, il paese ha la prima menzione in carte medievali del 984.
Incisa fu capitale di un piccolo marchesato aleramico, fondato nel XII secolo, che rimase autonomo, pur passando di signoria in signoria, fino al 1548.
Nel Medioevo il centro abitato era il Borgo Villa, sul colle omonimo, cinto di mura nelle quali si aprivano tre porte, di cui ne rimane solo una.

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A partire dal Cinquecento l'insediamento si estese lungo la via Pozzomagna, fino a formare alle pendici del colle, il Borgo Ghiare.

Successivamente si svilupparono Borgo Madonna, oltre il Belbo, e Borgo Impero al confine con l'alessandrino.
Dopo varie infeudazioni ad altre famiglie, nel 1708 l'intero territorio incisiano fu annesso ai domini dei Savoia.
Nel 1863 Incisa divenne Incisa Belbo, per poi cambiare nuovamente il nome nel 1928, quando il paese prese l'attuale denominazione in ricordo di Giovanni Battista Scapaccino, carabiniere, prima medaglia d'oro dell'esercito italiano.

CURIOSITA'

Il carabiniere in congedo, il signor Mosè rende noto le vicissitudini della Chiesa del 10°secolo, che era in condizioni disastrose, con alberi di acacie al suo interno, altari distrutti, pareti fatiscenti, completamente in rovina...

Racconta che i Carabinieri in congedo e fortunatamente grazie al Maresciallo, che conoscendo il Generale dell'Arma a Roma, presentarono  il progetto di recupero della Chiesa; un progetto che prevedeva diverse ed immense opere di restauro...

I Carabinieri in congedo, in un primo tempo, iniziarono così ad autotassarsi per dare inizio agli interminabili lavori di restauro, sotto gli sguardi increduli degli abitanti...
Sono stati impegnati trattori, motoseghe...  un memorabile ed indimenticabile muratore del posto non risparmiandosi,  lavorava giorno e notte per ripristinare il tutto...

Soffitti, colonne, navate, altari, confessionali... tutto restaurato, anche i banchi che erano stati  inviati ai laboratori di restauro di  Venaria Reale ritornarono per completare la grande opera di ripristino della Chiesa.

Inoltre, l'esterno della stessa era compromesso per la crescita di tanti alberi, che con l'impegno e la dedizione del sig. Mosè sono stati recisi per portare il luogo sacro al massimo splendore.

...il signor Mosè prosegue raccontando che la moglie (mancata nel 2018)  sottoposta alla chemioterapia, proprio nel giorno dell'inaugurazione del Santuario, al rientro a casa, dopo la somministrazione chemioterapica,  disse al marito di indossare l'uniforme di Carabiniere in congedo e di andare al Santuario, perché è la che doveva andare, perché là, è il suo posto per continuare l'importante progetto... Questo  grande gesto d'amore della moglie ha fatto sì che il signor Mosè continui tuttora il suo operato al Santuario mantenendolo in ordine, in ricordo della moglie e per La Virgo Fidelis.

Per solennizzare  il legame dell'Arma dei Carabinieri con la Chiesa battesimale del Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, è stato dedicato alla Virgo Fidelis, patrona dell'Arma, l'altare posto a sinistra (per chi entra) dell'Altare Maggiore.

L'affluenza dei fedeli e dei pellegrini provenienti da altre località verificatesi successivamente, ha consentito di dedicare alla patrona dell'Arma l'intera Chiesa, elevata in tal modo al Santuario della "Virgo Fidelis", divenendo così la prima di questo genere in Italia.

In quell'occasione, i canti liturgici sono stati eseguiti dal tenore Andrea Bocelli con musiche dell'orchestra diretta dal M° Marcello Rota, pronipote del carabiniere Giovanni Battista Scapaccino.

 

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- il-santuario-virgo-fidelis.pdf - 1.534,04 Kb

 

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